Lettori fissi

sabato 13 aprile 2013

A spasso per la Basilicata ottobre 2012

Ogni anno nel mese di ottobre io e mio marito ci dedichiamo alla visita di una regione italiana, o almeno ci proviamo. Nel 2012, per iniziare, abbiamo scelto la Basilicata. Abbiamo visitato, sia insieme che ognuno per conto suo, pezzetti di italia qua e la però mai davvero in modo così intenso. La Basilicata è una regione, come un pò tutte in verità, molto particolare. Si affaccia su due mari, lo Ionio ed il Tirreno. Ha, tra il suo elenco smisurato di luoghi incantevoli, delle cittadine che, a mio parere, valgono la pene di essere scoperte. Noi ce la siamo girata, effetto "tour de force" da costa a costa. Vi ricorda nulla? Ma si!! Il film del 2010 diretto da Rocco Pappaleo "Basilicata Coast to Coast". Partendo dalla vicina Puglia siamo arrivati fino alla stupefacente Matera. Altra non è che la famosa città dei sassi. Luogo ricco di storia, natura ed infinita cultura. Se si può, io vi consiglio di pernottare in uno dei sassi adibito a B&B. I B&B permettono una visita libera offrendo esclusivamente pernotto e, spesso, una abbondante colazione. Gustando le prelibate leccornie che offre la ristorazione locale vi troverete, nuovamente, ad ammirare uno dei scenografici sassi intrappolati, quasi sospesi, tra presente e passato. Proseguendo verso la costa Ionica, dove vi attende il Parco Archeologico di Metaponto, uno strappo alle regole del viaggio rigido di orari da non far slittare, vi conduce a Montescaglioso. Dopo la visita del Parco Archeologico, letteralmente invaso dai ritrovamenti di ogni genere, si prosegue in direzione Maratea. Lungo il percorso non ci si può non imbattere nel "paese fantasma": Craco. Purtroppo l'insediamento urbano non è visitabile liberamente poichè fatiscente e potenzialmente pericoloso. Qualora si desiderasse vi sono, però, delle visite guidate, ma personalmente abbiamo preferito visionarlo dall'esterno, in tutta sicurezza, affascinati dalla vetustità dei posti. Maratea, sbocco sul Tirreno della Basilicata, vanto della sua regione per le spiagge, il mare ed il suo paesino arroccato. Non aver sentito mai parlare di Maratea potrebbe ritenersi quasi un delitto. Poco distante, difatti, si erge la statua del Cristo che simbolicamente, con le sue braccia allargate, da il benvenuto a coloro che giungono dal mare e non solo. Angolo di un paradiso sconosciuto agli occhi dei comuni mortali, Maratea si sviluppa praticamente in esclusiva in collina, fatta eccezione del suo porto. Visitare questo incanto in ottobre permette di vivere davvero il suo calore folcloristico poichè pochi sono i turisti che la animano. Lungo il litorale, oltre i numerosi paesini, si raggiunge la limitrofe Campania, dove Sapri fa da boccaporto alla civiltà del sorriso, coloro a cui scorre il sole nelle vene. Visitarla è stato veloce, semplice ed enormemente interessante grazie alla socievolezza dei suoi cittadini. Purtroppo a tutto c'è una conclusione spesso triste e malinconica. Bisogna, perciò, renderela piacevole. Venosa, lungo il cannino, ha addolcito l'amaro boccone. Una cittadina dal vivo carattere storico, artistico con quella vena archeologica che io tanto amo. Da vedere il Duomo, il Castello e gli scavi. Chiudendo gli occhi mi si materializza innanzi una regione dal fascino retrò/moderno, un connubbio perfetto tra il tempo che fu, il tempo che è e, non da meno, del tempo che sarà.


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